Il dialetto è l’idioma proprio di una comunità che condivide un’area geograficamente delimitata e viene adottato e tramandato in forma prevalentemente orale.
Il dialetto è stato riconosciuto dall’UNESCO patrimonio culturale dell’Umanità assieme alle migliaia di lingue parlate nel mondo, in quanto parte fondante dell’identità di ogni comunità.
L’Italia è uno dei Paesi al mondo con più varietà di dialetti in quanto quasi ogni Comune ne ha uno. Il dialetto, espressione della ricchezza delle nostre diversità culturali, deve sempre essere valorizzato e rispettato.
Partendo dal valore di questi concetti il corso vuole evidenziare come, anche se il dialetto è un patrimonio immateriale che si tramanda principalmente in forma orale, pur tuttavia possiede nel contempo una ricca e interessante produzione in forma scritta in gran parte espressa in componimenti poetici in rima ed in versi sciolti.
È il caso del dialetto bellunese che, nella fattispecie di questo corso, è stato inteso come appartenente al gruppo dei dialetti veneti ancor oggi parlati nelle seguenti aree: Longaronese, Pontalpino, Alpago, Val Belluna (Destra e Sinistra Piave), Agordino, Feltrino.
A tali aree, pertanto, appartengono tutti gli autori presi in considerazione in questo viaggio ideale nella poesia in vernacolo locale che è suddiviso in due parti per un totale di 10 lezioni.
Le poesie proposte nelle succitate lezioni sono recitate dal docente. Tutte sono inoltre accompagnate da immagini pertinenti il tema sviluppato dal componimento stesso.
Docente: DINO BRIDDA
giornalista e scrittore, direttore responsabile del mensile “Bellunesi nel mondo”
vice presidente dell’Associazione “Amici dell’Archivio storico di Belluno Feltre e Cadore”
Corso realizzato grazie al contributo della Regione del Veneto